64 65
che sarà il classico “porto di mare”, con
bambini liberi di giocare e un viavai continuo
e vivace di ragazzi e amici. Di cui Dolcerivo
custodirà, rivelandole, le tracce preziose.
Sempre in legno anche i mobili e le travi a
vista, trascolorate dalla laccatura, a voler
esaltare l'elemento più pregiato, il rovere
nodoso del pavimento. Con una lavorazione
di superficie spazzolata e temprato dal trat-
tamento termico Thermowood.
Dopo un inizio di progettazione così partico-
lare, il finale dei lavori non poteva che esse-
re a sorpresa. Dopo la posa, il progettista
chiede se di quel Dolcerivo sia rimasto qual-
cosa, senza specificare altro. Passa qualche
giorno ed ecco che ricompare con un magni-
fico tavolo da pranzo di 140 per 240 centi-
metri, a dodici sedute. Lo stesso legno su
cui si cammina, si gioca e si vive, è tal-
mente nobile che può essere quello del
momento e nel luogo di massima unione
di una casa, il convivio.
INTERNI ESSENZIALI MA DENSI DI PENSIERO E PASSIONE, DOVE ABITANO FONDENDOSI ANIMA E INTELLIGENZA
1 Delicati contrasti di colore si rincorrono partendo
dall'elemento di arredo più nobile, il rovere chiaro
che fornisce a ogni ambiente, con eleganza, la base
su cui svilupparsi.
2 La preziosa essenza Dolcerivo è sapientemente
impiegata anche per realizzare la grande tavola
da pranzo, cuore dell'abitazione, disegnata
su misura e realizzata con un'essenza 100%
biocompatibile.
3 Il tappeto ligneo in Dolcerivo corre ininterrotto
in ogni stanza, ogni volta ricreando nuove
suggestioni, ma sempre privilegiando il comfort
e la libertà di movimenti negli spazi.
21
UNA C
ONVIVIALE NOBILTÀ
P
rima il pavimento e i mobili, poi la casa.
Siamo a Trento, nella parte della città
che va a dissolversi nel verde di una della
sue valli. È qui che la ristrutturazione di un
appartamento vede una genesi assoluta-
mente particolare. Quello che era originaria-
mente un sottotetto viene trasformato in
studio professionale, finché i titolari non
decidono di “trasferirci” la propria abitazio-
ne. Iniziando dall'arredo, creato pezzo per
pezzo dall'interior designer Dario Pretto.
Elementi già pensati anche per definire gli
spazi e sfruttarli nel modo più razionale
possibile. La divisione con interpareti viene
effettuata solo successivamente. Ma prima
di tutto ciò, la decisione, ferma e convinta,
dell'uso del legno per i pavimenti. «Già da
vent'anni abitavo in una casa con l’intera
pavimentazione, anche quella della sala da
bagno e cucina, in legno – spiega la proprie-
taria –. Un materiale che avevo fortemente
voluto, in un'epoca in cui gli stessi posatori
si mostravano spesso scettici. Per la nostra
ristrutturazione, però, non avevo ancora
idea di quale legno scegliere di preciso».
Finché, eccolo, il colpo di fulmine: Dolcerivo
della collezione Luci di Fiemme. Una deci-
sione istintiva dopo una visita in Val di Fi-
emme. Quel rovere limpido, oscillante fra il
rosato e il nocciola, dal calore quasi rappre-
so ma perenne, diventa così la base su cui
si sviluppano tutte le declinazioni e le tinte
di questo progetto accurato e intenso, mi-
nimale ma caldo e accogliente. In definiti-
va, profondamente umano. E quindi salu-
bre, biocompatibile. Perfetto per una casa
«
La
semplicità è una complessi-
tà risolta»: una frase di Costantin
Brancusi che Dario Pretto tiene
sempre a mente. Quarantasei
anni, di Valdagno nel Vicentino,
si definisce un autodidatta che
ha costruito la propria esperienza
di arredatore giorno dopo giorno,
prima presso importanti store del
settore, poi da libero professio-
nista. Si occupa principalmente
di progettazione di interni e, da
qualche anno, di esterni, ma an-
che di design di mobili ed elementi
d'arredo: fra l'altro, ha appena bre-
vettato una maniglia. Ha proget-
tato negozi, pubblici esercizi, studi
professionali, abitazioni in Italia
e all'estero. I suoi lavori parlano
di semplicità e cura del dettaglio,
anche quello percepibile solo a li-
vello inconscio. Sempre alla ricerca
dell'equilibrio attraverso le giuste
proporzioni, i pesi e i materiali.
INTE RIOR DES IGNER
DARIO
PRETTO
donare pulizia formale
che lasci libera la mente